giovedì 25 ottobre 2007

Progettata in Italia la casa che resiste al terremoto

Progettata in Italia la casa
che resiste al terremoto


by LASTAMPA.it - Home
cat: SCIENZA

TRENTO
In Giappone, nei laboratori di Miki, una casa tecnologica progettata in Trentino ha resistito alla simulazione del terremoto più devastante che colpì Kobe nel 1995 e che costò la vita a 6 mila persone. Per gli scienziati giapponesi - assistiti dai tecnici trentini- si è trattato di un giorno memorabile che potrebbe cambiare le tecniche di costruzione delle abitazioni.

A resistere al sisma artificiale è stata una palazzina di legno alta 23,5 metri realizzata nei laboratori di Ivalsa, Istituto del Cnr con sede a San Michele all’Adige (Tn), grazie ad un progetto di ricerca finanziato dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con un pool di aziende italiane.

L’esperimento è avvenuto ieri in Giappone, alle 14.30 ora locale (7.30 italiane) nell’hangar dell’Istituto nazionale di ricerca di scienze terrestri e prevenzione disastri di Miki. Dopo la tragedia di Kobe, il Governo giapponese decise di realizzare, con una spesa di 4 miliardi di dollari, il più importante centro di sperimentazione antisismico del mondo. Dal 2004, a Miki vengono testati i prototipi in scala reale di centinaia di abitazioni, ponti, palazzine e opere civili e industriali.

La lista d’attesa per accedere all’E-Defence, così viene chiamato il laboratorio con la sua piattaforma ’monster’, dura anni: americani, inglesi, tedeschi e cinesi fanno la corda per ottenere la certificazione antisismica giapponese, l’unica riconosciuta in tutto il mondo.

Una nota del Cnr spiega che gli scienziati giapponesi hanno parlato di ’giorno memorabilè per il test suparato da Sofie, il nome della casa italiana. «Ottimo lavoro, questo progetto italiano è destinato a cambiare il modo di costruire le case in tutto il mondo»: così Yoshimitsu Okada, tra i maggiori studiosi al mondo nel campo dei terremoti, che è stato il primo a complimentarsi con il professor Ario Ceccotti, direttore dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche (Ivalsa-Cnr), nonchè "papà" di Sofie.

La casa di legno di sette piani e alta 23,5 metri, realizzata nei laboratori Ivalsa-Cnr di San Michele all’Adige (Trento), ha resistito con successo al test antisismico considerato dai giapponesi il più distruttivo per le opere civili: la simulazione del terremoto di Kobe (dove la terra tremò per 30 secondi). Mai prima d’ora una struttura interamente di legno aveva resistito ad una simile forza d’urto, se si fa eccezione per la "sorella minore" di Sofie, a tre piani, che nel luglio 2006 aveva già superato i severi test giapponesi.

«Abbiamo lavorato in Italia» spiega Ario Ceccotti «tenendo presente gli standard giapponesi per un prodotto globale, perchè siamo convinti che la ricerca applicata non possa che essere apertura verso il mondo, così come una buona idea non conosce confini».

Il test è il risultato finale di studi e ricerche durate cinque anni, che hanno individuato nella combinazione di materiali e connessioni meccaniche del prodotto la tecnica costruttiva ideale contro i terremoti. Un’ipotesi inconcepibile fino a qualche tempo fa, se si pensa che le normative internazionali vietano le costruzioni di legno in zona sismica sopra i 7,5 metri di altezza.

Almeno fino ad oggi. Commenta l’assessore alla ricerca, programmazione e innovazione della Provincia di Trento, Gianluca Salvatori: »Il risultato ottenuto rappresenta per noi un punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza. È un punto di arrivo in quanto brillante conclusione di un progetto di ricerca avanzata su un bene materiale, la casa, che tutti consideriamo tra i più importanti.

Siamo stati in grado di invertire l’idea secondo cui non è possibile costruire case di legno in zone sismiche, con una tecnologia e un livello di sicurezza molto alti. In questo senso consideriamo i test di Miki il punto di partenza perchè le persone possano beneficiare di questa innovazione«.

La tecnologia della casa Sofie (Sistema Costruttivo Fiemme: questo il nome del progetto) nasce da un forte legame con il territorio del Trentino ed è il prodotto di una filiera che sta incontrando l’interesse di molte aziende. Un nuovo modello di abitazione con standard certificati e in grado di garantire sicurezza: la casa di legno Ivalsa-Cnr infatti è anche anti-incendio e il modello di tre piani, dopo oltre un’ora di test del fuoco, ha conservato ancora intatte le sue proprietà meccaniche e inalterata la sua struttura.

mercoledì 24 ottobre 2007

LE CASETTE IN LEGNO


DOMANDE FREQUENTI SULLE CASETTE IN LEGNO ETTE IN LEGNO

Come vengono fornite le casette? Chi si occupa del montaggio?

Come vengono fornite le casette? Chi si occupa del montaggio?

Tutte le casette, dai semplici armadi da terrazzo o piccoli ripostigli fino ai garage per automobili o case più elaborate, sono fornite in kit di montaggio. Questo significa che la casetta viene consegnata smontata su un bancale (o più di uno nel caso di grandi dimensioni) imballato ed incellofanato. Al suo interno il cliente trova tutto il necessario per realizzare la casetta, ovvero pareti, pavimento (dove previsto), tetto, copertura per il tetto, porte e finestre, ecc., oltre naturalmente a tutta la ferramenta (viti, chiodi, cerniere, ecc.) necessaria per il montaggio ed al manuale d’istruzioni in italiano, che mostra attraverso foto e spiegazioni la costruzione della casetta passo per passo. In poche parole tutte le casette possono essere tranquillamente costruite anche da chi non ha particolare esperienza nel campo dei lavori manuali.

Quali strumenti occorrono per il montaggio?

Quali strumenti occorrono per il montaggio?

Come già detto la ferramenta è completamente compresa nel kit, quindi sono sufficienti attrezzi come martello, avvitatore elettrico, morsetti. Per i modelli di maggiori dimensioni è consigliato effettuare il lavoro in 2 persone per velocizzare i tempi.

Come viene isolato il tetto?


Come viene isolato il tetto?

L’isolamento totale e duraturo del tetto è assicurato da una guaina di mantolamina, ovvero una guaina isolante spessa circa 5 mm. e ricoperta dal lato esterno di scaglie di ardesia rossa o verde per l’effetto "ruvido".
Dal lato interno la guaina è invece ricoperta da una sottile pellicola che deve essere scaldata, con cannello a gas o simile, e quindi schiacciata sul tetto, in pochi minuti si incollerà perfettamente al legno creando un isolamento totale. Se non si dispone di cannello a gas o simile è comunque possibile inchiodare la guaina al tetto con chiodi e martello, avendo l’accortezza di sciogliere un po’ della guaina stessa (è sufficiente un accendino) sulla testa dei chiodi per evitare infiltrazioni.
Come optional è possibile sostituire il rotolo di guaina con tegole canadesi, il materiale è identico ma in questo caso viene fornito in piccoli rettangoli da incollare uno a uno, per un risultato estetico migliore.

Come si costruisce il tetto?

Come si costruisce il tetto?

Per realizzare il tetto bisogna prima posizionare e fissare i travetti smussati, quindi si inchiodano ad essi gli elementi del tetto vero e proprio, perline o compensato fenolico a seconda del modello.
Naturalmente i modelli di maggiori dimensioni hanno più capriate triangolari intermedie per garantire la medesima stabilità al tetto, in generale tutti i kit sono concepiti per avere un tetto robusto, anche nel caso di pesi notevoli come per neve.

Casette a incastro e casette a pannelli, che differenza c’è?

Guardando i modelli sul sito si trovano casette a incastro e casette a pannelli, che differenza c’è?

Le differenze tra le due tecnologie costruttive sono sostanziali e meritano quindi due descrizioni più approfondite.

STRUTTURE A PANNELLI:
La maggior parte dei nostri Armadi, Casette, Garage, Chioschi, ecc. è realizzata con dei kit a pannelli. Come dice la parola stessa questo significa che tutte le pareti che formano il kit sono fornite in pannelli preassemblati, di numero e dimensioni variabili a seconda del modello, da unire semplicemente e velocemente al pavimento concludendo poi con il tetto. Questo sistema permette a chiunque di costruire velocemente la sua casetta garantendo al tempo stesso robustezza e durata. I kit a pannelli dispongono inoltre di una vasta serie di accessori e personalizzazione e su richiesta è possibile valutare misure diverse da quelle indicate sul sito (ad esempio un garage QUERCIA può essere allungato di 80 cm. o suoi multipli semplicemente aggiungendo dei pannelli).

STRUTTURE A INCASTRO:
Nei kit ad incastro ogni singola perlina orizzontale è formata da un listone in legno maschiato alle 2 estremità; il cliente riceve quindi decine di questi listoni da incastrare uno ad uno tra di loro con l’ausilio di un martello di gomma per aiutare l’incastro, senza bisogno di chiodi o ferramenta. Le casette ad incastro richiedono quindi maggior tempo e pazienza rispetto a quelle pannelli, ma a risultato ultimato sono esteticamente più gradevoli. I kit ad incastro non consentono alcuna personalizzazione rispetto alle misure e serramenti (porte, finestre) indicati nel listino.